mercoledì 12 settembre 2007

iPhone: un software gratuito per sbloccare la SIM

iPhone, il telefono della Apple | Foto: apple.com

Il telefono della Apple è legato alla carta SIM


L'oggetto del desiderio - l'iPhone - presentato quest'estate dal patron di Apple Steve Jobs ha scatenato i vari hacker e se già alcune settimane fa era riuscita ad alcuni l'impresa di sbloccare il telefonino e farlo così funzionare anche con altre carte, ora è uscito addirittura il primo software gratuito, chiamato iUnlock che permette di fare questo, come riportato da MacRumors.

Funzionerebbe con tutte le reti gsm


Il software permette di far funzionare l'iPhone con tutte le carte di operatori gsm. Negli Stati Uniti ciò significa che un cliente può passare da AT&T (che vende in esclusiva il telefono Apple) a T-Mobile. In Europa, invece, l'offerta sarebbe molto più grande. Ancora però non è ben chiaro quale modello di iPhone arriverà sul mercato del vecchio continente e quali sono le clausole dei contratti di partnerariato firmati da Apple e dai vari operatori in Europa, come T-Mobile in Germania e O2 in Inghilterra.

lunedì 3 settembre 2007

Lavavetri a Firenze: la sinistra insorge

Vorrei rispondere pubblicamente a quanti lamentano il fatto che i DS, dopo i fatti di Firenze (leggi: lavavetri) sono diventati un partito irriconoscibile, che ha rinnegato le sue origini e la sua identità di partito «di lotta e di difesa della povera gente e degli ultimi della terra» (letto sul forum "Italians").

Ma cosa c'è di sinistra nella tolleranza dei lavavetri ai semafori? È di sinistra appoggiare un sistema criminale di sfruttamento della disperazione di persone che non hanno altro da vendere che la propria dignità umana? È di sinistra tollerare che madri folli o disperate o criminali (spesso tutte e tre le cose per reazione a catena) espongano i loro figli ad allucinanti giornate di accattonaggio ai semafori, solo perché la vista di un bimbo strappa le banconote più pesanti? Voi di sinistra che considerate di sinistra tollerare queste cose, lo tollerereste per i vostri figli? Fino a prova contraria l'Italia è un Paese civile e uno Stato di diritto, il che nient'altro vuol dire, se non che ogni persona che vive in questo Paese ha gli stessi diritti degli altri: i diritti costituzionali che forse qualcuno ricorda.

Allora io credo che sia di sinistra togliere lavavetro, accattoni e prostitute dalla strada. Credo che sia di sinistra far rispettare la legge e le regole del vivere civile, credo che sia di sinistra ristabilire l'ordine e impegnarsi a dare anche a questi reietti la possibilità di tornare a essere persone: toglierli dalla strada e dalle mani della criminalità organizzata, garantire a loro e ai loro figli un tetto, un'istruzione, le cure necessarie, il voto. Ai nostri emigrati in terra straniera non fu offerto un semaforo o una confezione di preservativi, ma un lavoro e un'abitazione, corsi di lingua, aiuto burocratico. Non tollerare, ma perseguire chi non rispetta la legge (i pesci piccoli e i pesci grossi, per creare finalmente una cultura della legalità anche in questo «benedetto assurdo bel Paese», per dirla alla Guccini): queste mi sembrano cose di sinistra, non una tolleranza che sa molto di superiorità snob e di clemenza paternalistica.
Via dai semafori e dai marciapiedi: la strada per entrare in società con la dignità propria degli esseri umani non passa da lì. E questo dovrebbe essere chiaro sia a destra sia a sinistra.